Con questo intervento di iniezioni armate per il consolidamento murario si associa all’incremento di resistenza della muratura, dato dalla malta iniettata, la presenza di acciaio nelle armature che le rende molto resistenti agli sforzi di trazione.
Nelle vecchie strutture murarie, incrinate per dissesti delle fondamenta, con l’intervento di iniezioni armate le pareti vengono alleggerite dagli sforzi di pressione, e via via che il dissesto avanza, le costruzioni diventano “tese”. Si formano così fessure e spacchi nella muratura che compromettono la stabilità dell’abitazione. I metodi che si usavano fin’ora prevedevano operazioni di cuci e scuci della muratura, per legare le sezioni separate e dare di nuovo continuità alla struttura. Questo difficile metodo è facilmente riconoscibile ed economicamente dispendioso, perché si tratta di una vera e propria ricostruzione della sezione muraria.
L’intervento con iniezioni armate ha invece il vantaggio di non alterare in nessun modo l’estetica della struttura e di non recare stati dannosi di coazione nelle murature rovinate.
Il principio teorico del consolidamento con iniezioni armate è quello di liberare le strutture dagli sforzi di taglio e trazione ai quali vengono sottoposte. L’inserimento di un reticolo di elementi di acciaio raggiunge il triplice scopo di aumentare la resistenza a compressione della muratura, di ripristinare la continuità delle parti distaccate e di assorbire gli sforzi di trazione generati dalla flessione. La tecnica di iniezioni armate permette la realizzazione di fori circolari di sezione costante a velocità di rotazione ridotta e senza vibrazioni, per non recare danni alla costruzione.
Le armature, solitamente barre d’acciaio ad aderenza aumentate e ad alta resistenza, sono inserite in fori del diametro che va dai 3 ai 6 cm, praticati nel cuore della muratura con sonde a rotazione dotate di corona Widia raffreddate ad acqua che possono agire con qualsiasi inclinazione. Dopo l’introduzione della barra metallica nel foro, questa viene resa solidale alla muratura circostante mediante un’iniezione di malta a pressione, materiale resinoso che, oltre ad inglobarsi con l’armatura, aderisce perfettamente alla struttura muraria, incuneandosi nelle cavità, nei giunti e nelle fratture presenti contribuendo così anche ad una rigenerazione della vecchia muratura.
Il metodo operativo adottato per la tecnica di iniezioni armate prevede le seguenti fasi:
- su entrambi i lati della lesione vengono eseguite perforazioni di diametro e profondità adeguati, mediante sonde a rotazione dotate di corona Widia raffreddate ad acqua;
- introduzione e posizionamento degli elementi in acciaio;
- pompaggio di malta colloidale all’interno dei fori fino ad intasare completamente la cavità;
- una volta catalizzata la resina, si passa alla stuccatura accurata dei fori con materiale simile a quello della muratura